19 Set Aquilino Cannas, parole e immagini di un poeta urbano
22 settembre 2018 – ore 18.30
Piazza Aquilino Cannas
Cagliari
Ha cantato per anni Cagliari e le sue bellezze, dalle distese di orti e frutteti oggi rimpiazzati dal cemento alle chiese antiche, dal mercato vecchio con i suoi incredibili profumi alle strade verso il porto da cui si solleva “su cantu de sa vida”, dallo stagno di Santa Gilla che al tramonto sembra “pintau de luxi” al “bellu popolu de genti arrubia” di Molentargius: Aquilino Cannas, poeta cagliaritano vissuto tra il 1914 e il 2005, ha celebrato in versi la sua città raccontandola in tutti i suoi molteplici aspetti.
Per la prima volta il poeta verrà ricordato nella piazza che il Comune di Cagliari gli ha dedicato su viale Buoncammino, con una splendida vista sui quartieri storici, il mare e la laguna di Santa Gilla: “Aquilino Cannas, parole e immagini di un poeta urbano” è il reading in programma sabato 22 settembre alle 18,30, l’ora in cui il sole tramonta sulla laguna.
In scena gli attori Giacomo Casti e Lia Careddu e il musicista Francesco Medda ‘Arrogalla’ racconteranno la vita di Aquilino, dall’infanzia nell’amatissimo quartiere di Villanova alla lunga prigionia in Algeria, dall’intensa attività culturale al suo quotidiano più intimo e familiare.
L’evento è realizzato dall’associazione culturale Terra Atra sul bando CagliariPaesaggio in collaborazione con Marina Cafè Noir – Festival di letterature applicate. Il testo è di Francesca Mulas con i contributi di Valeria, Cristina, Emanuela Cannas e di Giacomo Pisano.
La partecipazione alla serata è libera e gratuita.
Biografia di Aquilino Cannas.
Nato a Cagliari, nel quartiere di Villanova, nel 1914, ha interrotto gli studi durante la seconda guerra mondiale. Nel 1943 il suo battaglione fu sconfitto in Tunisia dall’esercito inglese e così lui e i suoi commilitoni vennero imprigionati a Saida, in Algeria. Qui trascorse tre anni tra studio, letture e poesia. Al ritorno iniziò a lavorare all’Erlas e fu poi nominato economo alla Regione Sardegna, dove rimase fino all’anno della pensione, nel 1972. Cannas ha affiancato all’attività poetica e pubblicistica (è stato direttore delle riviste S’Ischiglia e Nur, ha collaborato con L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Tutto Quotidiano, Giacche Rosse, Gastronomia e vini di Sardegna) un grande impegno sul fronte culturale, ambientale e linguistico; è stato protagonista della riqualificazione dell’Ippodromo al Poetto, delle battaglie ambientaliste per contrastare la cementificazione selvaggia, della rinascita della Festa di Sant’Efisio e di tante attività in favore della lingua sarda e del bilinguismo nelle scuole. Le sue poesie sono raccolte nei volumi “Arreula”, Edes, Cagliari 1976; “Disterru in terra”, Ivo Melis Ed., Cagliari 1994; “Mascaras casteddaia”, Aipsa Edizioni, Cagliari 1999; “Mascaras casteddaias e altre opere di Aquilino Cannas”, Ed. L’unione Sarda, Cagliari 2006.
Ufficio stampa
Francesca Mulas
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