Il Salone del libro di Torino diventa la vetrina dei festival culturali italiani

Il Salone del libro di Torino diventa la vetrina dei festival culturali
italiani

DI LETIZIA TORTELLO

Italia paese di campanili, rivalità ataviche, paese di festival culturali – da Borgo
Valsugana a Lampedusa se ne contano oltre 1000, con un saldo sempre positivo – che
rappresentano la vitalità dei territori in cui sono pensati, un’energia talvolta conflittuale.
Il Salone del Libro di Torino ha deciso di mettere sul tavolo della Cultura il calumet della
pace. Di riunire tutte le esperienze sotto un unico tetto, portarle al Lingotto, per formare
un gigantesco e potente puzzle con il meglio del meglio dei festival nostrani.
Durante i giorni della kermesse torinese dell’editoria, a maggio, nascerà il Superfestival, o
festival di tutti i festival. L’idea è venuta a Marco Cassini, l’editore di Sur, e a Gianmario
Pilo, libraio de «La galleria del libro» di Ivrea, insieme registi de «La Grande Invasione», la
festa della lettura che si tiene a inizio giugno nella città olivettiana. Il progetto di
radunare tutte le realtà italiane nell’unica grande casa del Salone di Torino, il «vecchio»
Salone arrivato al trentesimo anno di vita, era già stata lanciata dall’ex patron Rolando
Picchioni, il quale pensò di rappresentare sotto la Mole tutte le città del Libro.
Cassino e Pilo hanno rivisto la formula, partendo dalla loro esperienza, sotto gli auspici
del Centro per il Libro e la Lettura di Roma. «La nostra sfida è di ricreare la geografia del
Paese attraverso i festival culturali – spiegano -, mettendo a disposizione una casa
comune, per chi vuole confrontarsi ed incontrarsi. Le idee devono circolare, non erigere
muri».
La rete del Superfestival creerà uno spazio che si trasformerà simbolicamente in una
grande piazza pubblica d’Italia, per mettere a confronto gli organizzatori di festival, gli
sponsor, gli autori, i volontari e le scuole.
La vetrina dei festival, al momento, conta 12 iscritti, kermesse che si sono sviluppate
attorno a varie discipline: Festival dell’Economia (Trento, Economia), I Boreali (Milano,
Cultura nordica), Porte Aperte Festival (Cremona, Letteratura), Home Festival (Treviso,
Musica rock), La Grande Invasione (Ivrea, Letteratura), Festival della Mente (Sarzana,
Scienze), Bilbolbul (Bologna, Fumetto), Urbino Città del Libro (Urbino, Letteratura), Gita
al faro (Ventotene, Letteratura), Un’altra galassia (Napoli, Letteratura), I Dialoghi di Trani
(Trani, Bisceglie, Corato, Scienze umane), Marina CafèNoir (Cagliari, Letteratura).
Altri festival sono in arrivo: ci sono trattative in corso con Mantova e Ferrara. Il
programma prevederà un calendario di aperitivi regionali delle varie parti d’Italia e un
evento organizzato dai festival ospitati, che «si impegnano a portare un grande ospite
nazionale e internazionale, per rendere il Salone ancora più ricco».