Edizione XXIII - 2025
mappe dei tempi nuovi
cagliari, bastione saint remy
20 > 22 Giugno
Bisogna capirli e interpretarli, questi tempi nuovi che stiamo vivendo, e se le mappe da sempre ci aiutano a trovare i tesori – stando attenti a tranelli, insidie e pericoli – noi del Chourmo/MCN pensiamo che utilizzare i libri come mappe, portolani e bussole, e le buone storie come strumenti per orientarsi nel mare magnum dei nuovi fenomeni, delle nuove narrazioni, dei nuovi scenari e dei nuovi dolori, sia la strategia più utile e necessaria per comprenderli e affrontarli questi tempi nuovi.
Ma le mappe, lo sappiamo, possono anche essere ingannevoli, per questo bisogna tracciarle al meglio. Viviamo tempi interessanti, ci ricordano antichi cinesi e nuovi filosofi, e non è detto che sia un bene, anzi. Eppure questo è il tempo che ci è dato di vivere, questo è l’unico mondo in cui possiamo incidere il piccolissimo segno del nostro passaggio terrestre. Così per tracciarle queste nuove mappe, vogliamo provare a farlo con le scrittrici e gli scrittori nazionali e internazionali che da sempre sono il cuore pulsante del nostro Festival, e tanto vale farlo poi nel modo migliore a nostra disposizione, come facciamo da tanti anni (23!), ossia condividendo storie e offrendo a chiunque voglia il nostro distillato di incontri, saperi, arti e gusto per la festa che, nonostante i tempi cupi e i venti avversi, proviamo a non farci mai mancare (“se non posso ballare non è la mia rivoluzione!” diceva Emma Goldman).
Crediamo infatti che il compito degli operatori culturali sia proprio quello di stimolare all’incontro, allo scambio, al piacere della scoperta, e allo stesso tempo, ricordandoci della nostra fortuna di occidentali in tempo di pace (speriamo ancora a lungo, per sempre, e non solo noi), si debba sensibilizzare il pubblico e rilanciare ogni tipo di messaggio che aiuti a prendere posizione e ad agire contro ogni ingiustificato dramma (o tragedia senza fine, come nel caso di Gaza).
Marina Cafè Noir, molti anni fa, al principio di questo millennio, nasceva sotto costellazioni e stelle polari piuttosto precise, due su tutte: il francese Jean- Claude Izzo, scrittore che a tanti ha insegnato l’uso del noir a sfondo sociale e il gusto di sentirsi mediterranei, e il centro storico della nostra città, luogo di straordinaria bellezza e complessità, combattuto tra possibilità, speranze e gentrificazione. Ci guardiamo indietro, ci guardiamo avanti, e ci sembra che le mappe migliori a nostra disposizione siano ancora le persone da incontrare e i libri da leggere. Il nostro tesoro di pirati del pensiero indipendente. Vi aspettiamo.

Programma
Tutti gli eventi sono a ingresso libero senza prenotazione
venerdì 20
h. 18.45 – MCN Sonus
Keep Walking
Con Irene Loche
h. 19 – Strane e selvaggi
Incontro con Guillermo Arriaga
Presenta Celestino Tabasso
h. 20 – Dare forme al mondo
Incontro con Andrea Staid
Presenta Giancarlo De Cataldo
h. 21 – Ava Anna Ada
Incontro con Ali Millar
Presenta Florinda Fiamma
h. 22 – Sulla terra leggero
Omaggio a Sergio Atzeni
Con Elena Pau
h. 22.15 – Il Selvaggio
Reading dal libro di Guillermo Arriaga
Con Jacopo Cullin e Malasorti
h. 23 – MCN Sonus
Storie Assurde
Bobo Rondelli e Musica da ripostiglio
sabato 21
h. 18.45 – MCN Sonus
Gratitude
Con Azzurra Parisi
h. 19 – Lirica Ucraina
Incontro con Francesca Mannocchi
Presenta Gianmario Pilo
h. 20 – Una trilogia del Novecento
Incontro con Viola Ardone
Presenta Eva Garau
h. 21 – Anatomia di una tragedia
Incontro con Nathan Thrall
Presenta Alessandra Marchi
h. 22 – Cent’anni di storie
Omaggio a Andrea Camilleri
Con Lia Careddu
h. 22.15 – Un giorno a Gerusalemme
Reading dal libro di Nathan Thrall
Con Felice Montervino e Roundella
h. 23 – MCN Sonus
Garage Casteddu
Tre Allegri Ragazzi Morti
domenica 22
h. 18.45 – MCN Sonus
Inghirios
Con Le Balentes
h. 19 – Un cadavere in cucina
Incontro con Giancarlo De Cataldo
Presenta Alberto Ibba
h. 20 – Malanima
Incontro con Rosita Manuguerra
Presenta Marco Amerighi
h. 21 – Intimità senza contatto
Incontro con Lin Hsin-Hui
Presenta Sara Sanzi
h. 22 – L’uomo dell’altipiano
Omaggio a Emilio Lussu
Con Michela Atzeni
h. 22.15 – Alice nel Paese delle Meraviglie
Reading dal libro di Giancarlo De Cataldo
Con Valentino Mannias e La Grasa De Pollo
h. 23 – MCN Sonus
Ma.Ri
Paolo Angeli e Antonello Salis
MCN BIRDI
Da anni il MCN non stampa locandine, volantini o libretti per diminuire l'impatto ambientale
Progetti
venerdì 20
18.45 – MCN Sonus – Keep Walking – Con Irene Loche
Il Marina Cafè Noir anche quest’anno apre le sue giornate in musica, con gli appuntamenti targati MCN Sonus, storico corner che offre un assaggio delle capacità e del repertorio dei tanti bravissimi musicisti isolani. Come sempre sarà un corner tutto al femminile e avremo il piacere di iniziare con la voce blues di Irene Loche. Oristanese, vanta un curriculum di collaborazioni internazionali impressionante e sarà un piacere affidarle l’avvio del Festival. Keep walking, Marina

Irene Loche è una cantautrice, chitarrista e performer sarda. Nata nel 1992, ha imbracciato la chitarra all’età di sei anni, crescendo in una casa ricca di dischi soul, blues, rock e folk americano. Nel 2010, ha fondato il trio blues-rock Sunsweet Blues Revenge, accanto al trio, Irene ha iniziato a sviluppare la sua voce solista e nel 2016 ha pubblicato il suo primo EP solista, Garden of Lotus. Nel 2022, Irene si è trasferita a Los Angeles per lavorare su due album originali. Da questo viaggio è nato Keep Walking, registrato tra Los Angeles e Cagliari. L’EP vanta un cast eccezionale di produttori e musicisti. È endorser ufficiale di Asher Guitars e di Magnatone USA — la prima artista italiana e la prima donna a far parte del loro roster.
19.00 – Strane e selvaggi – Incontro con Guillermo Arriaga. Presenta Celestino Tabasso
Al Marina Cafe Noir 2025 uno dei più importanti scrittori contemporanei, regista e sceneggiatore, colui che ci ha regalato pagine ed immagini memorabili legate a Amores Perros, 21 Grammi, Le Tre Sepolture, Babel. Nell’Inghilterra di fine Settecento un giovane nobile è segnato dal suo destino che invece abbandona per dedicarsi alle scienze. Mentre nel Messico più profondo troviamo Juan Guillermo ed il suo fratello gemello, troviamo Amaruq e i boschi dello Yukon, troviamo Carlos ma anche Melville, London, Shakespeare, Faulkner e le note di Jimi Hendrix. Con lui, sul palco, una delle principali firme della stampa isolana, già con noi in numerose occasioni: Celestino Tabasso.

Guillermo Arriaga, nato a Città del Messico il 13 marzo 1958, è uno scrittore, sceneggiatore e regista messicano. È noto per aver scritto le sceneggiature di film acclamati come Amores perros (2000), 21 grammi (2003) e Babel (2006), tutti diretti da Alejandro González Iñárritu. Ha anche scritto Le tre sepolture (2005), per il quale ha ricevuto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes. Come regista, ha diretto The Burning Plain – Il confine della solitudine (2008), con Charlize Theron. Tra le sue opere letterarie si ricordano romanzi come Il bufalo della notte, Un dolce odore di morte, Il selvaggio e Salvare il fuoco, quest’ultimo vincitore del Premio Alfaguara nel 2020. Prima di affermarsi nella scrittura e nel cinema, Arriaga ha praticato diversi sport, tra cui pugilato, basket e calcio. Ha conseguito una laurea in Comunicazione e un Master in Psicologia. Ha insegnato per oltre 25 anni e dal 2005 è coordinatore di DreamAgo, un’associazione internazionale di sceneggiatori.

Celestino Tabasso (Nuoro 1971) lavora dal 2000 a Cagliari nella redazione dell’Unione Sarda. Ha presieduto per otto anni l’Associazione della stampa sarda. Nel 2013 ha scritto la guida semiseria Forse non fa – Dieci errori da evitare a Cagliari. Titolare del 25% della meticcia Roma, per via di una subdola manovra familiare, deve gestire il 90% delle sue passeggiate.
h. 20 – Dare forme al mondo – Incontro con Andrea Staid. Presenta Giancarlo De Cataldo
È indubbio che l’attuale congiuntura globale impone una prospettiva ecocentrica, che riconosca il valore intrinseco del pianeta e della complessa trama di vita che lo abita, includendo non solo le società umane, ma anche le comunità animali e vegetali. Da dove possono trarre ispirazione i creativi, architetti e designer su tutti, per andare in questa direzione? Sicuramente dalle pagine, frutto delle ultime esperienze di viaggio e studio dell’antropologo Andrea Staid confluite nel suo ultimo Dare Forme al Mondo: per cambiare il nostro rapporto con il mondo che ci circonda. In dialogo con l’autore un intervistatore d’eccezione: lo scrittore Giancarlo De Cataldo

Andrea Staid è un antropologo ed editor. È docente di Antropologia culturale e visuale presso la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) e di Antropologia culturale presso lo IED di Torino. Dirige per la casa editrice Meltemi la collana “Biblioteca/Antropologia”. Svolge attività di ricerca tra Italia e Francia e ha condotto lavoro etnografico nel sud-est asiatico, focalizzandosi sulle culture indigene Tzao e Hmong. Negli ultimi anni, si è occupato dell’abitare marginale e informale nelle società occidentali. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue e sono adottati in varie facoltà universitarie. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra cui “Elle Decor” e “Il Tascabile”.

Giancarlo De Cataldo, è uno scrittore, ex magistrato e sceneggiatore noto per il suo contributo al genere noir e alla narrativa giudiziaria. Dopo essersi trasferito a Roma nel 1974 per frequentare la Facoltà di Giurisprudenza, ha intrapreso la carriera di magistrato, ricoprendo il ruolo di giudice presso la Corte d’Assise di Roma fino al pensionamento nel 2022. De Cataldo ha esordito nel 1989 con il romanzo Nero come il cuore, un’opera che mescola elementi di giallo, noir e legal thriller.Il suo romanzo più celebre è Romanzo criminale (2002), ispirato alla Banda della Magliana, da cui sono stati tratti un film diretto da Michele Placido e una serie televisiva diretta da Stefano Sollima. Ha inoltre co-scritto Suburra (2013) con Carlo Bonini, anch’esso adattato per il cinema e la televisione. Oltre alla narrativa, De Cataldo ha lavorato come saggista, drammaturgo, traduttore e sceneggiatore per radio e televisione. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui La Repubblica, Il Messaggero, L’Unità, Paese Sera e La Gazzetta del Mezzogiorno. Nel novembre 2022 ha iniziato a condurre il programma televisivo Cronache Criminali su Rai 1, dedicato all’approfondimento di casi di cronaca nera. Da ottobre 2023, co-conduce la trasmissione Rebus su Rai 3 insieme a Giorgio Zanchini. De Cataldo continua a essere una figura di spicco nel panorama culturale italiano, con un’attività prolifica che abbraccia letteratura, televisione e giornalismo.
h. 21 – Ava Anna Ada – Incontro con Ali Millar. Presenta Florinda Fiamma
Ava Anna Ada si candida di diritto a essere uno dei romanzi più interessanti dell’anno. Una favola dark a tratti inquietante, implacabile, venata di nero humor, di una potenza inarrestabile e deflagrante. Una storia di confini superati, ignorati, di pulsioni incontenibili. Per queste motivazioni siamo felici di avere l’esordiente Ali Millar per la prima volta in Sardegna. A guidarci nell’ascolto dell’autrice scozzese Florinda Fiamma, nuova voce di Fahrenheit. “Non vedevamo il confine che stavamo superando in quel momento. È questo il problema dei confini: sono impossibili da vedere, fino a cose fatte”.

Ali Millar è un’autrice e giornalista scozzese, nata a Edimburgo nel 1980 e cresciuta nei Scottish Borders all’interno della comunità dei Testimoni di Geova. Dopo aver lasciato l’organizzazione, ha conseguito con lode un Master in Scrittura Creativa presso l’Edinburgh Napier University. Il suo esordio letterario è avvenuto nel 2022 con il memoir The Last Days: A Memoir of Faith, Desire and Freedom, pubblicato da Ebury Press. L’opera ha ricevuto ampi consensi dalla critica, venendo selezionata come “Book of the Year” dal Guardian, “Editor’s Choice” da The Bookseller e “One to Watch” da The Scotsman. Nel gennaio 2024, Millar ha pubblicato il suo primo romanzo, Ava Anna Ada, edito in Italia da Edizioni SUR. Oltre alla scrittura, Millar è attiva come giornalista culturale. I suoi articoli sono apparsi su testate come The Guardian, The Stylist e The Sunday Times.

Florinda Fiamma, laureata in Lettere Classiche all’Università La Sapienza di Roma, giornalista, lavora nell’ufficio stampa di Rai Radio3 ed è conduttrice della rassegna stampa culturale Pagina3 e della nota trasmissione Fahrenheit. Ha curato inoltre la rubrica “Gettoni, piccole storie di grandi scrittori” ed ha collaborato con Cult Book (Rai Educational), e con i periodici Rolling Stone Italia, il Mucchio e Vogue Uomo.
h. 22 – Sulla terra leggero – Omaggio a Sergio Atzeni. Con Elena Pau
Nel trentennale della morte di Sergio Atzeni, il più importante scrittore cagliaritano, doveroso ricordarlo al Marina Cafè Noir. Lo facciamo partendo dalle parole di uno dei suoi capolavori più conosciuti, Passavamo sulla Terra Leggeri, perché nello scorrere delle sue parole, così come nello scorrere dell’acqua, che salta, giù dalla conca piena della fonte, scivola e serpeggia fra muschi e felci, fino alle radici delle sughere e dei mandorli o scende scivolando sulle pietre, per i monti e i colli fino al piano c’è la Sardegna in cui idealmente ci riconosciamo, “perché… perché eravamo felici”. A guidarci in questo omaggio la voce di Elena Pau.

Elena Pau, fa parte della scena teatrale regionale da oltre trent’anni. Laureata al DAMS di Bologna e diplomata alla Scuola Triennale per l’Arte dell’Attore di Cagliari fonda nel 2004, insieme al regista Marco Parodi, La Fabbrica Illuminata, di cui diventa dal 2019 la direttrice. Specializzata nella prosa e nel teatro-canzone vanta numerosi spettacoli in distribuzione sul circuito nazionale inseriti nei più importanti cartelloni di prosa.
h. 22.15 – Il Selvaggio – Reading dal libro di Guillermo Arriaga. Con Jacopo Cullin e Malasorti
Marchio di fabbrica da sempre del Festival, i progetti inediti del MCN uniscono le grandi storie degli autori ospiti con la recitazione e la musica degli artisti di volta in volta coinvolti. A portare in scena il reading tratto dal capolavoro contemporaneo di Guillermo Arriaga Il Selvaggio, sarà la voce di uno degli attori sardi tra i più amati della scena nazionale: Jacopo Cullin. A accompagnare le sue letture in questo viaggio nel Messico polveroso, ruvido e marginale di Arriaga, le sonorità del gruppo di cumbia sardo-messicana Malasorti, che insieme faranno affiorare la violenza efferata, la morte che porta con sé vendetta, la rabbia, la solitudine e la disperazione, ma anche, come controcanto, la speranza, l’amore, la voglia di ricostruire e ricostruirsi ripartendo dalle macerie, imparando dal regno animale capace di riaccendere quelle fiammelle umane che sembrano spente, restituendo così vita a chi intorno a sé vede solo morte.

Jacopo Cullin, è un attore e regista cagliaritano amato e apprezzato in tutta Italia. Alle origini nel cabaret deve la sua grande popolarità presso il pubblico sardo, che ancora oggi riempie piazze e teatri a ogni suo spettacolo. Artista poliedrico, approfondisce i suoi studi con Michael Margotta presso l’Actor’s Center di Roma. Nel 2006 esordisce come attore nel suo primo lungometraggio Racconti dall’altro mondo, per la regia di Fabio Massimo Lozzi. Nel 2008 è tra i protagonisti delle serieTv Mediaset Al di là del lago, diretto da Stefano Reali, in Le Ali di Andrea Porporati e nella fiction di successo Angeli e Diamanti di Raffaele Mertes. E’ attore e regista dei cortometraggi Good friends realizzato nel 2010 e Buio del 2012 con il quale vince il Sardinia International Film Festival e lo Skepto International Film Festival. Nel 2013 è tra i protagonisti de L’Arbitro di Paolo Zucca. Seguiranno ruoli di primo rilievo ne La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu e L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca. Da due stagioni interpreta, al fianco di Luisa Ranieri, uno dei ruoli principali della serie Rai Le indagini di Lolita Lobosco. Recentemente ha lavorato con Marco Bellocchio, per un ruolo drammatico nella serie Esterno, notte.

Malasorti è un trio che usa il dub, la cumbia, il jazz, e il “non finito” come linguaggio e che ama curiosare tra poetiche sarde, tropicali e mediterranee. È nato dal compositore e dub master Francesco Medda “Arrogalla”, dal cantante e scrittore Emanuele Pittoni e dal trombettista e antropologo Francesco Bachis. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo videoclip Malasorti, ha collaborato con l’illustratore Gianluca Marras “Marjani”, pubblicato un ep in Francia e suonato in lungo e largo per la Sardegna ma anche in Lituania, Inghilterra, Catalogna e Italia. Dal 2018 Malasorti lavora con l’etichetta sarda S’ArdMusic che ha prodotto il loro primo album S’ArdiCity. Nel 2020 la casa editrice Abbà in collaborazione con S’ArdMusic pubblica in italiano e spagnolo il libro CD Mala Manera contenente, oltre al CD di S’ArdiCity, una raccolta di articoli, racconti e testi a firma dei tre componenti.
h. 23 – MCN Sonus- Storie Assurde – Bobo Rondelli e Musica da ripostiglio
La chiusura in musica della prima serata è affidata ad uno dei chansonnier più guasconi e raffinati del panorama musicale italiano. Non ci sono etichette sufficienti per descrivere Bobo Rondelli, “l’uomo che ha battuto la testa” per rimandare a un suo vecchio successo con gli Ottavo Padiglione. Se poi ad accompagnarlo c’è lo swing trascinante dei Musica da Ripostiglio non ci si può che aspettare un live travolgente e coinvolgente. Appuntamento sotto al palco.


Bobo Rondelli, pseudonimo di Roberto Rondelli, è un cantautore, attore e poeta italiano nato nel 1963 a Livorno.Rondelli è una figura carismatica della scena musicale italiana Cresciuto nel quartiere popolare del Pontino, Rondelli inizia la sua carriera musicale con il trio Les Bijoux, che pubblica l’album My Home cantando in inglese.Nel 1992, il gruppo cambia nome in Ottavo Padiglione, ispirandosi al reparto psichiatrico dell’ospedale di Livorno, e inizia a cantare in italiano. Nel 1993, grazie all’incontro con il produttore dei Litfiba, Alberto Pirelli, la band pubblica l’album omonimo Ottavo Padiglione, che contiene il brano di successo Ho picchiato la testa Nel 2001, Rondelli intraprende la carriera solista con l’album Figlio del nulla.Nel 2009, esce il documentario L’uomo che aveva picchiato la testa, diretto da Paolo Virzì, che racconta la vita dell’artista. Nello stesso anno, Rondelli pubblica l’album Per amor del cielo, finalista al Premio Tenco nella categoria “Album dell’anno di cantautori non esordienti” Il 14 giugno 2024, Rondelli pubblica l’album Storie Assurde, seguito dal tour “Storie Assurde Live 2025”.
Musica da Ripostiglio, quartetto pop swing grossetano formato da Luca Pirozzi, Luca Giacomelli, Raffaele Toninelli e Emanuele Pellegrini.
sabato 21
h. 18.45 – MCN Sonus – Gratitude – Con Azzurra Parisi
Seconda serata del MCN 2025 che si apre all’insegna delle sonorità Neo Soul della cantautrice cagliaritana Azzurra Parisi. Canterà di evoluzioni personali, maturazione, scoperta dell’io, nuovi linguaggi musicali e idiomi, canterà di consapevolezza e soprattutto di Gratitude.

Azzurra Parisi cantautrice cagliaritana Soul, Rhythm’n’blues e R’n’B contemporaneo, porta nella sua musica racconti personali di vita vissuta, cuciti con cura su ambienti armonici e ritmici tipicamente Urban. Il primo Ep Blue Eyed Soul é seguito dall’ l’album My Sides entrambi per l’etichetta Sonada. Liriche in italiano e sonorità Neo Soul vanno ad arricchire il repertorio R’n’B in lingua inglese.
h. 19 – Lirica Ucraina – Incontro con Francesca Mannocchi. Presenta Gianmario Pilo
Francesca Mannocchi giunge a Bucha, in Ucraina, due giorni dopo la liberazione dalle truppe russe che l’avevano occupata per 33 giorni. Documenta, senza risparmiare nulla alla vista, l’eccidio compiuto ai danni della cittadinanza. Avvicina le persone conquistandone la fiducia perché le lascia parlare di ciò che hanno vissuto e che ancora stanno vivendo senza interrompere i loro racconti. Lirica Ucraina è un docufilm di Francesca Mannocchi premiato nel 2025 con il David di Donatello per il miglior documentario. Per noi è motivo d’orgoglio poterla ospitare ed è un dovere raccontare dal palco del Marina Cafè Noir questo terribile scenario di una delle troppe guerre che da qualche anno si protraggono a non troppi chilometri dalle nostre vite. A presentare la giornalista al pubblico del Marina Cafè Noir il direttore de La Grande Invasione di Ivrea, e responsabile degli eventi Lucy sulla cultura e di Accento edizioni.

Francesca Mannocchi è una giornalista, scrittrice e documentarista. Collabora con testate italiane e internazionali quali L’Espresso, La7, Rai3, SkyTg24, Al Jazeera English, The Guardian e The Observer. Il suo lavoro si concentra principalmente su migrazioni, conflitti e diritti umani, con reportage da paesi come Iraq, Libia, Siria, Libano, Tunisia, Egitto, Afghanistan e Turchia. Nel 2018 ha co-diretto con il fotografo Alessio Romenzi il documentario Isis, Tomorrow. Ha presentato The Lost Souls of Mosul, alla 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e il suo ultimo lavoro Lirica Ucraina ha ricevuto il David di Donatello per il miglior documentario nel 2025.

Gianmario Pilo ha lavorato per anni alla Galleria del libro di Ivrea, ora si occupa degli eventi di Lucy sulla cultura e dell’area commerciale di Accento edizioni. Con l’editore Marco Cassini ha ideato e dirige La Grande Invasione, festival della lettura della città di Ivrea, e dal 2024 anche l’edizione di Aosta. Collabora anche con lo scrittore Alessio Torino alla creazione del programma del festival “Urbino e le città del libro”. Oltre ai libri, ama i dischi in vinile, le biciclette, Brooklyn e i pantaloni corti.
h. 20 – Una trilogia del Novecento – Incontro con Viola Ardone. Presenta Eva Garau
Dopo Il Treno dei Bambini e Oliva Denaro arriva Grande Meraviglia a completare un’ideale trilogia del Novecento. Il romanzo, che completa il ciclo racconta la storia di Elba e rivela il bisogno, quanto mai umano, di essere riconosciuti dall’altro, per sentire di esistere. Con l’autrice sul palco, per raccontarci la storia di Elba, Eva Garau, giornalista e docente.

Viola Ardone nasce a Napoli nel 1974, ma subito dopo si trasferisce in Sardegna con la famiglia, a Nuoro per la precisione, dove i genitori svolgono la professione di insegnanti di scuola. Collabora con varie testate giornalistiche (Corriere del Mezzogiorno, la Repubblica, La Stampa, L’Espresso). Fra i suoi romanzi ricordiamo La ricetta del cuore in subbuglio e Una rivoluzione sentimentale, entrambi editi da Salani, e Il treno dei bambini, Oliva Denaro e Grande Meraviglia editi da Einaudi. Il Treno dei bambini è stato tradotto in ben 19 paesi dagli Stati Uniti alla Cina. Dal Treno dei bambini è stato tratto il film omonimo per la regia di Cristina Comencini nel 2024.

Eva Garau, storica contemporaneista e giornalista pubblicista. Si occupa di identità nazionali, immigrazione e partiti di destra in Italia e Gran Bretagna. Ha lavorato all’Università degli Studi di Cagliari, University of Bath (Regno Unito) e all’università americana Arcadia a Roma. È autrice di saggi e monografie su sistema politico britannico, in particolare sul partito conservatore, Unione europea, migrazioni e legislazione italiana e britannica, cittadinanza e Chiesa cattolica. Ha pubblicato due monografie: The Politics of National Identity in Italy. Immigration and Italianità, Routledge, Londra 2015 e Margaret Thatcher. La formazione e l’ascesa, Carocci, Roma 2020.
h. 21 – Anatomia di una tragedia – Incontro con Nathan Thrall. Presenta Alessandra Marchi
Un giorno nella vita di Abed Salama. Anatomia di una tragedia a Gerusalemme. Si intitola così il libro dello scrittore statunitense Nathan Thrall (Neri Pozza Editore, 2024), vincitore del Premio Pulitzer per la non fiction. Un romanzo-reportage che non pone domande e non cerca di dare risposte. Un racconto, scritto prima del fatidico 7 ottobre, di esistenze fatte di muri che dividono, di controlli costanti ed estenuanti, di una caccia all’uomo per il solo reato di abitare. Raccontiamo con un libro meraviglioso che riporta un fatto realmente accaduto, la straziante vita nel quotidiano di un intero popolo. Nathan Thrall ci racconterà la storia dei tantissimi Milad e Abed Salama assieme a Alessandra Marchi, docente di Culture e Società dei paesi arabi mediterranei dell’Università di Cagliari.

Nathan Thrall è un giornalista americano esperto di Medio Oriente che vive a Gerusalemme. Ha diretto per dieci anni l’Arab-Israeli Project nell’ambito dell’International Crisis Group, l’ONG transnazionale che fornisce consulenza ai governi e agli organismi intergovernativi sulla prevenzione e risoluzione dei conflitti, e ha insegnato al Bard College. I suoi scritti sono comparsi su The London Review of Books, The Guardian, The New York Review of Books e The New York Times Magazine e sono stati tradotti in diverse lingue. È autore anche di The Only Language They Understand: Forcing Compromise in Israel and Palestine. Al MCN 2025 presenta il libro che gli è valso il Pulitzer 2024 Un giorno nella vita di Abed Salama: Anatomia di una tragedia a Gerusalemme (Neri Pozza, 2024).

Alessandra Marchi, ricercatrice presso il Dipartimento di scienze politiche e sociali, Università di Cagliari, dove insegna Culture e Società dei paesi arabi mediterranei ed è membro del GramsciLab, Centro di studi internazionali gramsciani. I suoi interessi di ricerca spaziano dal sufismo e le conversioni all’islam in Europa, alla storica comunità italiana in Egitto (XIX-XX sec), alle letture gramsciane dei movimenti di opposizione in Nord Africa.
h. 22 – Cent’anni di storie – Omaggio a Andrea Camilleri. Con Lia Careddu
Nel centenario della sua nascita non potevamo non rendere omaggio ad uno dei più grandi scrittori italiani, un Maestro del giallo d’autore. Chi non conosce le vicende del Commissario Salvo Montalbano, il detective siriano nato dalla penna di Camilleri e reso protagonista sul piccolo schermo dalla serie televisiva di enorme successo? Sul palco, per questo omaggio, a raccontare un grande autore, ci siamo affidati a una grandissima attrice, Lia Careddu, sicuramente capace di rendere indimenticabile questo momento.

Lia Careddu, attrice da anni impegnata in un lavoro di ricerca dei diversi linguaggi teatrali, opera nel territorio regionale, nazionale e internazionale portando in scena opere di repertorio di autori classici e contemporanei. Impegnata anche sul piano didattico, conduce diversi interventi interdisciplinari rivolti alla formazione dei più giovani.
h. 22.15 – Un giorno a Gerusalemme – Reading dal libro di Nathan Thrall. Con Felice Montervino e Roundella
Dal romanzo-reportage di Nathan Thrall, vincitore del Premio Pulitzer nel 2024, “Un giorno nella vita di Abed Salama – Anatomia di una tragedia a Gerusalemme” (Neri Pozza), una delle produzioni inedite di MCN, il reading/concerto “Un giorno a Gerusalemme” a cura dell’attore Felice Montervino (Premio Ubu 2017 col Macbettu di A. Serra) e i Roundella, combo cagliaritano che fonde jazz, black, world music e sonorità sarde, capitanato dalla carismatica Francesca Corrias. Il reading distilla per il sempre attento e partecipe pubblico del Festival alcune delle pagine più intense e toccanti del sorprendente libro di Thrall, che va al cuore del dramma maggiore del nostro tempo, a partire dal racconto di una giornata come tante, segnata dalla tragedia dentro la tragedia, per raccontarci decenni di sopraffazioni e ingiustizie subite dal popolo palestinese.

Felice Montervino è un attore e performer. Si forma presso il Riverrun Teatro, il Teatro Stabile della Sardegna e la Scuola Permanente di Alta Formazione per artisti Repertorio. Tra i suoi spettacoli Il Calapranzi; Il Ballo delle Anime; Holy Peep Show; Macbettu (Premio UBU 2017- Miglior Spettacolo; Premio Golden Mask-Oslobodenje; Premio “Luka Pavlović” theater critics MESS Festival–Sarajevo; Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2019-Miglior Spettacolo); Il Giardino dei Ciliegi; Uno Sguardo Dal Ponte; Tragudia-Il canto di Edipo. Nel corso degli ultimi anni unisce all’attività teatrale quella dell’audiovisivo in qualità di attore per lungometraggi e cortometraggi e lettore di audiolibri.

I Roundella sono una formazione cagliaritana che fa un sapiente mix di musica jazz con influenze black, soul e afro capitanati dalla voce di Francesca Corrias. Oltre a lei compongono il gruppo Filippo Mundula al contrabbasso, Mauro Laconi alla chitarra e Gianrico Manca alla batteria. Dopo l’esordio discografico con l’album Biography, accolto ottimamente dalla critica, è stata la volta di Mind the Loop of Mind che Gegè Telesforo ha definito “forse unico nel suo genere nel panorama italiano”.
h. 23 – MCN Sonus – Garage Casteddu – Tre Allegri Ragazzi Morti
L’incredibile spetaculo de la vida, l’incredibile spetaculo de la muerte!
Era da molto tempo che desideravamo affidare loro la chiusura in musica di una delle nostre serate e non vediamo l’ora di sentire questa dichiarazione d’intenti che anticipa l’inizio di ogni loro spettacolare live da oltre 30 anni. Il trio mascherato ha bisogno di poche presentazioni: sono sicuramente una delle band cult del panorama punk rock italiano e gli lasceremo il palco sabato notte, per la chiusura in musica e siamo sicuri che sarete in tantissimi, davanti a quel palco, per i Tre Allegri Ragazzi Morti al Marina Cafe Noir 2025.

I Tre Allegri Ragazzi Morti nascono a Pordenone nel 1994. Hanno iniziato la loro carriera nel circuito indipendente, autoproducendo i primi lavori e fondando l’etichetta discografica La Tempesta Dischi nel 2000. Questa etichetta è diventata negli anni un punto di riferimento per molte band della scena alternativa italiana. Con oltre trent’anni di attività, i Tre Allegri Ragazzi Morti continuano a essere una delle band più originali e influenti del panorama musicale italiano, mantenendo una forte connessione con la propria fanbase e una costante ricerca artistica. Nel 2024 Pordenone ha ospitato la mostra “Tre Allegri Ragazzi Morti EXPO”, al Palazzo del Fumetto, per celebrare i 30 anni della band.
domenica 22
h. 18.45 – MCN Sonus – Inghirios – Con Le Balentes
Ultima giornata del Marina Cafe Noir 2025 che, nei suoi spazi musicali, ha come comune denominatore la sperimentazione. Iniziamo con grandissimo piacere con Le Balentes, una delle prime formazioni femminili in Sardegna a manipolare melodicamente l’enorme lascito della tradizione musicale sarda. Attive da quasi 30 anni porteranno sul palco del Festival la loro personale visione di Inghirios, (abbraccio) in una esibizione di sole voci, per poter condividere la polifonia musicale sarda con tutti noi.

Le Balentes attive dal 1997 rielaborano brani della tradizione sarda e canzoni originali che spaziano dal rock alle musiche balcaniche. Vincitrici del premio Maria Carta, vantano innumerevoli esibizioni e contesti prestigiosi (Caterpillar, Time in Jazz, Premio Tenco). Nel 2022 esce il loro ultimo disco Inghirios.
h. 19 – Un cadavere in cucina – Incontro con Giancarlo De Cataldo. Presenta Alberto Ibba
Un cadavere in cucina è l’ultima fatica letteraria di Giancarlo De Cataldo, amico di vecchia data del Marina Cafè Noir. Un romanzo in cui gli ingredienti, giusto per rimanere in tema culinario, sono sapientemente dosati e arricchiscono il gusto di un romanzo che, in perfetto stile De Cataldo, vi catturerà alla lettura sino all’ultima pagina: abbiamo uno o più cadaveri, abbiamo un PM, Spinori, costretto ad interrompere le proprie vacanze per occuparsene, abbiamo una squadra di sole donne a supporto delle investigazioni, abbiamo i militari e i servizi segreti, abbiamo una spia, come nelle più avvincenti spy stories. Ad accompagnarci sul palco nella visita di questa particolare cucina Alberto Ibba, consulente editoriale Feltrinelli.

Giancarlo De Cataldo, è uno scrittore, ex magistrato e sceneggiatore noto per il suo contributo al genere noir e alla narrativa giudiziaria. Dopo essersi trasferito a Roma nel 1974 per frequentare la Facoltà di Giurisprudenza, ha intrapreso la carriera di magistrato, ricoprendo il ruolo di giudice presso la Corte d’Assise di Roma fino al pensionamento nel 2022. De Cataldo ha esordito nel 1989 con il romanzo Nero come il cuore, un’opera che mescola elementi di giallo, noir e legal thriller.Il suo romanzo più celebre è Romanzo criminale (2002), ispirato alla Banda della Magliana, da cui sono stati tratti un film diretto da Michele Placido e una serie televisiva diretta da Stefano Sollima. Ha inoltre co-scritto Suburra (2013) con Carlo Bonini, anch’esso adattato per il cinema e la televisione. Oltre alla narrativa, De Cataldo ha lavorato come saggista, drammaturgo, traduttore e sceneggiatore per radio e televisione.Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui La Repubblica, Il Messaggero, L’Unità, Paese Sera e La Gazzetta del Mezzogiorno. Nel novembre 2022 ha iniziato a condurre il programma televisivo Cronache Criminali su Rai 1, dedicato all’approfondimento di casi di cronaca nera. Da ottobre 2023, co-conduce la trasmissione Rebus su Rai 3 insieme a Giorgio Zanchini. De Cataldo continua a essere una figura di spicco nel panorama culturale italiano, con un’attività prolifica che abbraccia letteratura, televisione e giornalismo.

Alberto Ibba, classe ’68. Negli anni ’90 collabora con Radio Popolare di Milano e il mensile La Rivisteria. Nel 2006 crea la collana VerdeNero edita da Edizioni Ambiente di noir sull’Ecomafia. Nel 2014 contribuisce alla nascita della casa editrice NNE. Attualmente è consulente commerciale del Gruppo Feltrinelli e si occupa in particolare del marchio SEM.
h. 20 – Malanima – Incontro con Rosita Manuguerra. Presenta Marco Amerighi
Il Marina Cafe Noir è sempre attento alle nuove scrittrici e ai nuovi scrittori che emergono nel mercato editoriale italiano. Tra questi rientrano di diritto Rosita Manuguerra e il suo primo romanzo Malanima. Uscito recentemente per Feltrinelli, il romanzo è ambientato in una piccola isola ma è in grado di esplorare temi universali tra cui l’emancipazione delle madri, gli arrivederci e gli addii che altro non sono che luoghi dell’anima. Insieme all’autrice sul palco, per raccontarci queste vicende, lo scrittore Marco Amerighi.

Rosita Manuguerra è un’autrice emergente cresciuta nella piccola isola di Favignana. Dopo il diploma alla Scuola Holden, inizia a raccontare le sue storie dando voce a personaggi e ambientazioni che richiamano le sue radici. Nel 2025 esce il suo esordio letterarario, Malanima, edito da Feltrinelli.

Marco Amerighi, (Pisa, 1982) vive e lavora a Milano. E’ autore (Le nostre ore contate, Mondadori 2018 con cui ha vinto il premio Bagutta Opera Prima, e Randagi, Bollati Boringhieri finalista al premio Strega 2022). E’ anche traduttore, direttore della Fiera degli Editori Indipendenti Book Pride e responsabile della libreria Verso di Milano.
h. 21 – Intimità senza contatto – Incontro con Lin Hsin-Hui. Presenta Sara Sanzi
Intimità senza contatto è stato definito un romanzo speculativo non distopico. Esplorando i confini sempre più labili tra ciò che è autenticamente umano e ciò che è frutto di un algoritmo, Intimità senza contatto è, una riflessione sul presente: la disconnessione emotiva avanza con la stessa rapidità della tecnologia, e il nostro modo di costruire relazioni viene ricalcolato dalle macchine, rivelando un’alienazione radicata anche nei contesti più familiari. E se l’intelligenza artificiale, nel tentativo di salvaguardare l’umanità, ne ridefinisse l’intimità?

Lin Hsin-Hui, nata nel 1990, è una scrittrice e critica letteraria taiwanese specializzata in narrativa speculativa e fantascienza. Attualmente è dottoranda in letteratura taiwanese presso la National Chengchi University. La sua opera d’esordio, la raccolta di racconti Human Glitches, pubblicata nel 2020, ha ricevuto il Taiwan Literature Award for Books, distinguendosi per l’originalità con cui esplora le intersezioni tra tecnologia, umanità e identità. Nel 2023 ha pubblicato il romanzo Contactless Intimacy, che approfondisce il tema di una società in cui il contatto fisico è vietato e le relazioni sono mediate da un’intelligenza artificiale centralizzata. L’opera è stata tradotta in italiano con il titolo Intimità senza contatto, pubblicata da ADD Editore nel 2025. Oltre alla narrativa, Lin Hsin-Hui contribuisce regolarmente con recensioni e saggi su vari media, focalizzandosi sull’intersezione tra letteratura, tecnologia e questioni ecologiche. Attualmente Lin sta lavorando a un romanzo di più ampio respiro, sostenuta da una borsa della National Culture and Arts Foundation di Taiwan.

Sara Sanzi, autrice e conduttrice radiofonica. Lavora per Rai Radio3, dove ha realizzato le trasmissioni Expat, Tutta la città ne parla e Zarathustra, e curato la valorizzazione dell’offerta digitale. Dal 18 novembre è in onda con un nuovo programma: Il tuffo.
h. 22 – L’uomo dell’altipiano – Omaggio a Emilio Lussu. Con Michela Atzeni
Ultimo omaggio della tre giorni del Marina Cafe Noir 2025: nel cinquantennale dalla morte, andiamo a ricordare il nostro conterraneo Emilio Lussu. Lo ricordiamo con le splendide parole a lui dedicate dalla scrittrice e compagna Joyce Lussu. Una delle sue più belle e meno conosciute poesie, dal titolo Ti ricordi Emilio, tratteggia il profilo e la forza di un grande scrittore e di un grande antifascista. A dare voce alle parole di Joyce Lussu, l’attrice Michela Atzeni, a chiusura dello spazio omaggi MCN anche quest’anno totalmente al femminile.

Michela Atzeni, attrice, regista, speaker, performer. Voce di numerosi audiolibri, è anche attrice di radiodrammi. Nel 2018 fonda a Cagliari Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio. Nel 2024 inizia la sua collaborazione col Teatro Lirico di Cagliari occupandosi di riduzioni per le scuole e collaborando come assistente alla regia nel Barbiere di Siviglia. Si occupa anche di pedagogia teatrale per il CedacSardegna.
h. 22.15 – Alice nel Paese delle Meraviglie – Reading dal libro di Giancarlo De Cataldo. Con Valentino Mannias e La Grasa De Pollo
Un altro dei progetti inediti targato MCN sarà tratto dall’ultimo romanzo di Giancarlo De Cataldo Un cadavere in cucina, dove l’autore torna a raccontare il mondo attraverso la lente del noir con la sua solita maestria nel fondere il ritmo del thriller alla profondità della critica sociale. Le sue maschere e i suoi inganni saranno raccontate dall’attore cagliaritano, fresco di premio Ubu giovani, Valentino Mannias, che presterà la voce al suo noto pm Manrico Spinori. Con lui, a raccontarci in musica queste atmosfere dell’alta cucina e dell’alta società con le sue farse, sarà la freschissima band di nuova formazione La Grasa De Pollo, con i suoi ritmi che spaziano tra la chicha e la salsa.

Valentino Mannias è un attore, autore e regista sardo. Dopo gli studi al liceo si trasferisce a Milano dove nel 2013 porta a termine il suo percorso di formazione all’accademia d’arte drammatica Paolo Grassi. Nel 2015 vince il premio Hystrio alla vocazione come miglior attore. Nel 2018 viene selezionato per partecipare all’École des Maîtres, il prestigioso laboratorio internazionale e itinerante di approfondimento teatrale. Nello stesso anno vince il premio Franco Enriquez con lo spettacolo l’Avvoltoio e nel 2024 vince il premio Ubu come miglior attore italiano under 35. Ultimamente prosegue il suo percorso artistico anche in campo cinematografico come protagonista di una serie in uscita su Netflix prossimamente.

La Grasa De Pollo nasce dall’amore per la chicha, la salsa, la cumbia, dal mito e dall’ossessione per il Sudamerica. Quattro ragazzi sardi innamorati di suoni lontani, polverosi, ritmi cadenzati, distorsioni psichedeliche, bassi incalzanti e tanta voglia di creare un universo sonoro cinetico, danzante, concreto ma imprevedibile. Gli estremi che si toccano, l’incontro con l’Africa, madre del ritmo, con gli Stati Uniti e il suo ghetto, con il Messico e le sue lande desolate e infine con la cara vecchia Europa. Tutto questo è La Grasa De Pollo
h. 23 – MCN Sonus – Ma.Ri – Paolo Angeli e Antonello Salis
Metti due eccezionali artisti, virtuosi del proprio strumento, dei propri strumenti, manipolatori degli stessi, sperimentatori, e MA.RI, un disco nato nel 2004, un’affascinante registrazione live di tre loro concerti, a chiusura del loro incontro artistico, e si ottiene la suggestione per cui ci sono sembrati perfetti, ancora una volta assieme sul palco, per chiudere questa edizione del Marina Cafe Noir 2025. Nessuna mappa precisa, per rimanere in tema, ma tantissime sorprese, tantissimi tesori che questo live siamo sicuri ci farà scoprire. Una performance in duo eccezionale da vedere, ascoltare, imperdibile.

Paolo Angeli è un chitarrista, compositore e etnomusicologo conosciuto a livello mondiale. È particolarmente noto per aver ideato e per suonare una chitarra sarda preparata a 18 corde, uno strumento unico che combina elementi di chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere e eliche a passo variabile. Questo strumento-orchestra gli permette di creare una musica inclassificabile, che spazia tra influenze di musica sarda, flamenco, jazz, post-rock, musica contemporanea colta e pop d’avanguardia. Angeli ha pubblicato numerosi album da solista e ha collaborato e improvvisato con artisti di fama internazionale come Fred Frith, Iva Bittova, Hamid Drake, Evan Parker, Pat Metheny, e appunto Antonello Salis. Il suo percorso artistico è caratterizzato da una continua dialettica tra tradizione e sperimentazione, attingendo alle radici della sua terra e proiettandosi verso nuove forme musicali. La sua opera più recente include gli album “Rade” (2022) e “LEMA” (2025).
Antonello Salis è un fisarmonicista, pianista e compositore jazz noto a livello internazionale. Ha iniziato a suonare la fisarmonica all’età di sette anni, per poi avvicinarsi al pianoforte da autodidatta. Negli anni Settanta ha militato in diversi gruppi rock, suonando l’organo Hammond. Salis è considerato un innovatore della fisarmonica, avendo sviluppato nuove tecniche espressive che lo hanno posto all’attenzione del panorama musicale mondiale. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio “Django d’or” nel 2005 e il Premio alla Carriera nell’ambito dello European Jazz Expo nel 2008. Ha collaborato con innumerevoli artisti e ha una vastissima discografia.
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IL FESTIVAL E’ ORGANIZZATO DA
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Progetto, ideazione, direzione artistica e organizzativa
Ass. Cult. Chourmo
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Segreteria organizzativa
Marina Fanari, Valeria Murru, Luca Zoccheddu, Federica Siervo
Ufficio stampa
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Progetto grafico e webmaster
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Social media manager
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Video e live streaming
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Ospitalità
Rita Sulas, Alessandro Melis, Marianna Melis, Federico Cau, Nina Bergal, Davide Bonu, Nicola Marongiu
Staff
Roberta Panduccio, Emiliano Biffi, Ilenia Zedda, Antonio Iavarone, Nicoletta Degortes, Stefano Casti, Paola Deriu, Antonello Usai, Eleonora Schievenin, Nicholas Crozier, Alessia Farci, Davide Orrù, Michela Monni, Nunzio Pucci, Lorena Seddone, Michele Pillosu, Marta Seddone, Luca Codullo, Matteo Solinas, Marta Todde, Marcello Manca, Marco Meloni, Lucio Usai, Bice Di Matteo, Riccardo Pischedda
Interpreti
Marta Cadoni, Maura Bagnone
Responsabile Tranquillità
Alessandro Garau
Fonica
Corrado Tolu
Suoni
Scenotecnica
Palco e strutture
Sardinia Stage
Allestimento Palco Verde
BAOBAB Sardegna
Progettazione Villaggio Chourmo | Safety&Security
Revisione | 00
Un grazie particolare a tutte le Volontarie e i Volontari del Festival, gli ospiti, gli sponsor, i partner, i sostenitori, il nostro sempre numerosissimo pubblico, la città di Cagliari, la nostra splendida Isola, il Mediterraneo, e tutti coloro che da 23 anni contribuiscono alla realizzazione del MCN.
ATRUS ANNUS MELLUS!